domenica 2 marzo 2014

Artigianato e agricoltura nei regni dei Nani



I Nani non sono abili cacciatori, in compenso sono i migliori allevatori di bestiame del continente. I territori di Mason Gottbin e Melim Hè, ricchi di pascoli sia sulle alture che nei fondovalle, permettono la transumanza di migliaia di pecore e capre e, in misura minore, anche di greggi di bovini. Latte e formaggi sono perciò sempre presenti sulle mense dei Gottilsi e la vendita dei prodotti caseari, oltre che delle pelli e cuoio conciato, costituiscono la risorsa primaria del commercio per i popoli dei due regni. Non va dimenticata, tuttavia, l'importanza rivestita dalla coltivazione di frumento e altri cereali, dall'artigianato, legato soprattutto alla lavorazione dei metalli (nella quale i Nani hanno pochi rivali), alla tessitura e alla fabbricazione di utensili agricoli, nonché del vasellame e degli strumenti musicali a fiato. Infine, un occhio di riguardo spetta alle cave, dalle quali i Nani estraggono marmi e graniti di qualità eccellente. Questi trovano applicazione soprattutto nel campo edilizio, mentre la scultura, presso i Gottilsi, mantiene uno stile piuttosto grezzo e rudimentale...

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