mercoledì 29 gennaio 2014

Da "Joypad", interviste esclusive su "Eselmir e i cinque doni magici"


Il sito svizzero di videogiochi "The Joypad" ha pubblicato oggi due interviste esclusive ai realizzatori del videogame "Eselmir e i cinque doni magici". La prima, è rivolta all'autore della saga dei Pirin, Sebastiano B. Brocchi, mentre la seconda è una videointervista a Stefano e Tania Maccarinelli di Stelex Software:


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mercoledì 22 gennaio 2014

La Torre del Triste Prigioniero



"... catturandolo sulla cresta dei monti Ereliduh, legandolo con molte funi, e conducendolo in prigionia in una torre desolata e squassata dai venti (nota nella regione con il nome di Çañìn-Tgolthor, ovvero torre del Triste Prigioniero) dove sarebbe rimasto fino all’arrivo del crudele figlio del barone iracondo, il quale avrebbe deciso del suo destino".

Dal romanzo "Le Memorie di Helewen", pag. 124.

sabato 18 gennaio 2014

Ofat, il "contadino con il berretto"



Il nome di Ofat è, con ogni probabilità, una contrazione di "Oghen coh fatil", che significa "Contadino con il berretto". Questo umile coltivatore di crochi da zafferano di uno sperduto villaggio del Luxenòr sarà coinvolto suo malgrado in una vicenda molto più grande di lui, dimostrando delle risorse decisamente inaspettate... La sua storia è narrata da pag. 189 a pag. 399 del romanzo "Le memorie di Helewen".


sabato 11 gennaio 2014

Il vasto Impero di Sandovelia



Nessun regno del Gaimat ha mai raggiunto un'estensione simile a quella dell'Impero Sandoveliano all'epoca del suo massimo splendore. I confini imperiali indicati in questa mappa sono soltanto indicativi e si riferiscono appunto alla massima estensione raggiunta durante la Settima Era; ma in realtà si tratta di frontiere instabili, altalenanti, mutate nei secoli in base alle conquiste militari, alle vittorie e alle sconfitte, all'acquisizione o la cessione di feudi. Appunto un sistema feudale costituisce la base di questa entità politica che rimane frazionata in diversi regni e possedimenti retti da re, principi e vassalli dell'Imperatore. Pur mantenendo una buona autonomia amministrativa in diversi ambiti, i sovrani vassalli del re di Sandovelia devono ciononostante sottostare a leggi, normative e tasse imposte dalla capitale. Quest'ultimo è forse uno degli aspetti più positivi del dominio sandoveliano: le tasse stabilite dall'Impero hanno permesso di uniformare una situazione fiscale che, in precedenza, si adattava alla volontà dei singoli signorotti. Lo stesso discorso vale per il valore delle merci. Inoltre, i popolosi territori dell'Arionvallis erano diventati un vero e proprio labirinto di dogane e città stato che coniavano ognuna la propria valuta. 
Il potere del casato dell'Unicorno ha inoltre riunito gli eserciti dei diversi regni in un unico grande esercito imperiale, che alle usanze cavalleresche ha sostituito un modello militare il cui fiore all'occhiello sono le organizzate legioni di fanteria...