Cari amici, lettori e fans dell'universo dei Pirin, questo mese vogliamo svelarvi alcuni retroscena della lavorazione del videogioco "Eselmir e i cinque doni magici", prodotto da Stelex Software in collaborazione con Sebastiano B. Brocchi. In particolare scopriremo, passo dopo passo, le diverse fasi di disegno e colorazione di una location, esplorandone i diversi dettagli e scoprendo il significato di ogni elemento.
Parliamo di un disegno svelato in anteprima assoluta nel gennaio di quest'anno dal sito svizzero di videogiochi "The Joypad" (vedi nostro articolo del 29/01/2014).
Premessa: la location deve rappresentare la casa del padre di Theoson a Sandovelia, alcuni millenni dopo le vicende del giovane orafo. Nello stesso luogo si trova, ora, l'accesso ad un sotterraneo, in cui l'eroe del videogioco, Eselmir, dovrà discendere per impossessarsi di un oggetto molto importante.
Partiamo quindi dalla bozza iniziale. Sebastiano ha cominciato disegnando l'accesso ai sotterranei, immaginandolo come una piramide tronca sormontata da una statua di leone alato (in riferimento al leone Serlothriel, la magica cavalcatura di Theoson).
Ha posizionato la piramide tronca su una piattaforma leggermente rialzata, e aggiunto un viale d'accesso, con una deviazione che conduce a una statua commemorativa dell'antico re di Sandovelia.
Alle spalle della statua, si può scorgere la casa del padre di Theoson, il vecchio Sigh-Ymramar. O dovremmo dire le rovine della casa, in quanto appunto dobbiamo ricordare che dall'epoca di Theoson (Terza Era) a quella in cui Eselmir compie la sua avventura (Settima Era), sono trascorsi diversi millenni. Notiamo quindi una casa ormai totalmente diroccata, di cui rimangono in piedi soltanto alcune pareti...
Il luogo è oggetto di devozione da parte dei discendenti dell'antico re e degli attuali abitanti della città imperiale. Perciò, l'area circostante alle rovine dell'antica casa si presenta riccamente ornato di aiuole fiorite e arbusti ornamentali.
Non solo: l'area è stata circondata da un muro di cinta che racchiude la zona monumentale, la preserva come una sorta di "giardino segreto"; mentre al di là del muro di cinta sono visibili alberi frondosi e i tetti e le cupole di Sandovelia...
Ancora più oltre è visibile un'alta collina sormontata da una rocca. è la fortezza di Brodiki (citata a pag. 62 del romanzo "Le Memorie di Helewen") della cui fondazione scopriremo la storia in un manoscritto consultabile all'interno del videogioco. Eselmir potrà anche visitare la cittadella, in cerca di indizi che possano aiutarlo nella sua missione.
La bozza è completata dall'aggiunta del paesaggio circostante, con i suoi colli, i castelletti visibili in lontananza, e sullo sfondo le montagne che cingono l'ampia vallata di Sandovelia. Non resta che passare alla colorazione con photoshop!
Il processo inizia dividendo i vari elementi della location attribuendo a ciascuno una colorazione diversa, non importa se corrispondente al colore finale, l'obiettivo è semplicemente quello di avere dei livelli separati e riconoscerli facilmente grazie ai colori.
Durante questo processo, ci si comincia a fare un'idea di quali dovranno essere i diversi materiali e le sostanze che compongono la scena e quale dovrà essere la loro colorazione. Perciò, per avere una base di lavoro, viene attribuito un generico "verde" alla vegetazione, diversi toni di beige alle costruzioni in pietra, un grigio celeste per le statue di marmo e le case in lontananza...
... altre tonalità di verde per le colline retrostanti, che sfumano via via nell'azzurro in lontananza, fino al cielo di sfondo.
Si comincia poi la colorazione vera e propria dei singoli elementi, per ottenere l'immagine definitiva. L'ordine scelto è casuale, in questo caso si è scelto di procedere partendo da alcuni dettagli in primo piano come la statua del leone alato, lo scudo di Sandovelia affisso a lato della piramide tronca, la targa di marmo sopra l'accesso ai sotterranei, la statua del re, il pino sulla sinistra...
Si passa poi alle aiuole fiorite, evidenziando diverse tonalità di fiori e attribuendo un verde diverso al fogliame dei diversi arbusti.
In seguito sono state elaborate le sfumature e i chiaroscuri della piramide e del viale acciottolato.
Ora le rovine della casa di Sigh-Ymramar, alla quale si è voluto dare un colore più scuro rispetto alle mura circostanti, per dare l'impressione che la pietra utilizzata sia diversa, e che l'edificio abbia un "vissuto" molto più stratificato, sopravvivendo alle avversità del clima e forse anche ad incendi...
Viene rifinita l'erba del prato sulla sinistra, con i diversi bagliori del sole tra gli steli.
Viene rifinito il muro di cinta e i suoi portali d'accesso sovrastati da bassorilievi.
Si passa poi alla vegetazione e alle case in secondo piano. Ai tempi di Sigh-Ymramar la casa si trovava fuori città, nella periferia boscosa a nord di Sandovelia, ma nei millenni che seguirono la città non ha fatto che ampliarsi, ben oltre le sue antiche mura, arrivando ad inglobare le rovine della casa dell'apicoltore.
Eccoci passati alla colorazione delle colline e della rocca di Brodiki. Notiamo che se le case di Sandovelia hanno pareti grigie e cupole color giada, le case di Brodiki hanno pareti bianche e tetti verdi o rossi. Questo rispecchia l'usanza, diffusa in molti luoghi del continente, di dipingere o decorare le città con i colori dei rispettivi vessilli.
In seguito sono stati rifiniti i monti boscosi alle spalle di Brodiki, che fanno parte, insieme alle più alte vette innevate visibili all'orizzonte, della catena montuosa degli Adarshaggi o Monti del Re; la quale si estende a nord-est della capitale imperiale.
Completando anche il cielo, soleggiato e solo a tratti macchiato da soffici nuvole bianche, possiamo considerare conclusa questa location, pronta ad accogliere i personaggi e le avventurose vicende del videogame "Eselmir e i cinque doni magici"! Continuate a seguirci per scoprire ogni mese nuove anticipazioni, aggiornamenti e dietro le quinte!