domenica 22 gennaio 2017

Il boia del Castello di Cipressi



In base alla descrizione fornita da Hairam, il boia del Castello di Cipressi sembrerebbe tradire una provenienza dai regni desertici del sud. L'arco in corna di gazzella, ad esempio, è utilizzato soprattutto dalle Amazzoni e dagli Uomini del Sud, così come il tipo di abbigliamento potrebbe richiamare le tradizioni di quelle popolazioni o, al massimo, degli Uomini di Noghard. È possibile dunque che il boia fosse uno schiavo forestiero, ma non è da escludere che la sua livrea fosse imposta dalle Signore del Castello. che potrebbero averla ereditata da parenti lontani o acquistata da mercanti stranieri. È nota, infatti, la predilezione che gli abitanti di Bin Pantidari dimostrano nei confronti di tutto ciò che è esotico e appariscente, il che potrebbe estendersi all'abbigliamento della servitù. 
Un discorso a parte lo merita, invece, la punta di freccia destinata all'esecuzione. La raffinatezza della sua lavorazione e l'aspetto argenteo potrebbero indicare il vicino regno montano di On-Ifar come luogo di forgiatura. 

Nessun commento:

Posta un commento