giovedì 2 aprile 2015

Lo scrittore Marco Capodieci commenta "Le memorie di Helewen"




Oggi abbiamo il piacere di condividere con voi il bellissimo commento scritto a Sebastiano B. Brocchi dall'amico e collega Marco Capodieci, romanziere di grande talento e sensibilità poetica (autore di "Nettare" ed "Essenza", Edizioni del Faro) oltre che attore teatrale (ad es. "Dell'Assurdo, un monologo da viaggio"), riguardo alla lettura del primo volume della saga dei Pirin, "Le memorie di Helewen".

Caro Sebastiano,
sono giunto alla fine di questo tuo primo “Pirin” con... emozione: ho infatti riletto subito la dedica che mi scrivesti il 24 ottobre 2014 poiché mi pervade, già da ora, come a Domenir, la voglia di sapere come proseguono le avventure di Re Helewen e perché, come succede quando ti affezioni ad un libro, ti viene difficile il distacco e si comincia a rileggerlo.
Ho letto davvero un buon libro, ricco di elementi e di tante immagini meravigliose, di Alchimia e persino di poesia. Un fiume che avanza lungo distese fantastiche, a ritmi diversi, il quale, con le sue acque, sa toccare – in special modo nelle ultime 150 pagine – il cuore con emozione e sentimento vero. Scritto con attenzione e preparazione, con minuzioso riguardo ai minimi particolari come gli alfabeti, i simboli delle casate... cioè accompagnando il tutto con magnifici disegni (lo sono, dipinti molto belli che arricchiscono ancora di più un mondo nel quale tutti noi, eterni sognatori, vorremmo vivere!).
È un viaggio, come dici tu stesso, come lo è la “Grande Opera”, la nostra Alchimia che amiamo così tanto... così tanto da farci scrivere, per istinto, frasi e frasi, racconti e romanzi, per intere notti e giorni.
E cammin facendo, il tuo libro diventa un compagno che sa seguire l'animo poiché ci si rispecchia, piano piano, in tutti i personaggi, in tutti i sentimenti, gli elementi, le emozioni, gli animali, le fate, i Numi... e perché in noi risuona il cercare il Tutto e, in questo Tutto, noi si cerca la verità, la fantastica Alchimia dell'essere e, non da ultimo, il sentimento per eccellenza: l'Amore incondizionato.
In alcuni momenti del racconto avrei voluto addirittura saperne di più... che mi raccontassi di altri particolari che descrivi di già con maestria...
Ma questa è una mia curiosità personale ovviamente... 
Ho notato, ma solo all'inizio e in alcuni piccoli punti – e lo facevano notare anche a me –, che la descrizione di alcuni passaggi, all'interno delle frasi, diventavano contorti. Credo questo sia dovuto al fatto che – visto che ci sono passato... lo so –, si voglia descrivere con delicatezza il racconto, con “amore” ciò che per noi, nella mente, è già chiaro.
Ma queste mie due piccole note sono davvero niente al confronto di un romanzo imponente, molto bello e affascinante come lo è “Le Memorie di Helewen”.
Coltiva questo tuo talento nella scrittura, nel cercare il significato della vita e nell'Alchimia. Questo tuo primo “Pirin” lo metto al fianco di un altro saggio, “Il Signore degli Anelli”, perché lo credo con tutto l'affetto e l'amicizia, sia degno di chiamarsi “un grande libro”!
... e che il fato ti porti a scrivere l'intera trilogia, e che io sia uno dei molti fortunati tuoi lettori.
Risplenda in te l'oro e la ricchezza dell'anima.


Ricordiamo che Marco Capodieci sarà di nuovo in scena a teatro tra pochi mesi con il nuovo spettacolo "Le Capitaine Sensible". 

Il sito ufficiale di Marco è: http://www.marcocapodieci.com


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