Quello di Hagarbor è uno dei titoli più temuti in tutte le terre di Gaimat. Questa parola, da sola, è capace di incutere in chiunque un oscuro terrore. Solo pochi membri della Fratellanza del Fiordaliso Nero assurgono a questa carica, ma chi la ottiene diventa una leggenda all'interno dell'Ordine. Si tratta pur sempre di una fama che non glorifica il nome o la personalità di chi la vanta, in quanto ogni sacerdote guerriero di Belhagard mantiene l'assoluto anonimato fin dal giorno della sua iniziazione. Inoltre, chi viene eletto Hagarbor è consapevole di come questa nomina metta in serio pericolo la sua stessa vita: non soltanto perché all'Hagarbor sono affidate le missioni più difficili, ma anche perché, quando uno dei suoi adepti sarà diventato abbastanza potente da prendere il suo posto, lo farà nell'unico modo possibile: assassinando il suo maestro. Questa perenne ambiguità tra fedeltà e competizione che regola i rapporti gerarchici nell'Ordine, è ciò che spinge ogni sacerdote guerriero a superare continuamente i propri limiti nell'apprendimento della magia e delle arti di combattimento...
Della carica di Hagarbor e della setta del Fiordaliso Nero si narra a pag. 366 del romanzo "Le memorie di Helewen".