martedì 4 dicembre 2012

Messer Seldaquetel, il cavaliere del nord



Anche lo scudiero, che si chiamava Brotharbui, aveva partecipato allo scontro, e aveva visto con i suoi occhi Seldaquetel battersi con memorabile prodezza, ed essere infine disarcionato da una freccia nemica.

Messer Seldaquetel è un personaggio marginale ne "Le memorie di Helewen", di cui abbiamo poco più che uno sbiadito riflesso tra le pagine del diario di Rirhos. Ciononostante, la sua figura ci permette di fare alcune importanti considerazioni. In primo luogo, su come il popolo dei Fhegòlnori si sia battuto attivamente e con coraggio per la difesa dei confini orientali del Gaimat. Profondamente diversi dai cavalieri occidentali sia per il loro aspetto e armamento che per le tecniche di combattimento, i Fhegòlnori sono guerrieri meno eleganti e organizzati ma sicuramente eccellenti nell'ingaggiare aspri corpo a corpo. 
Essi non usano indossare splendenti armature levigate, né portano uniformi che permettano di distinguerli come membri di un reggimento. Il loro abbigliamento è molto eterogeneo, e si compone di stoffe diverse (anche molto pregiate) dagli elaborati ricami ornamentali, spesso bordate di pelliccia, per tenere al caldo questi uomini abituati a cavalcare nella tundra innevata; e pesanti mantelli tenuti insieme da fibbie in metallo decorato, in genere rame, ottone o bronzo, più raramente oro, talvolta incastonati di gemme preziose. 

A differenza dei soldati Arion e Duharion, i cui scudi sono generalmente oblunghi a forma di goccia, e riportano i blasoni di regni e città stato, i Fhegòlnori utilizzano più spesso scudi rotondi, in metallo, con scene e simboli in rilievo, spesso legati a stemmi di famiglia. Infatti, i cavalieri del Fhegòlnor combattono raramente in nome di una nazione, ma più spesso per sè stessi, cercando di costruirsi una fama gloriosa con imprese eroiche. Anche il loro armamento rispecchia quest'attitudine: esso non è fornito da arsenali dello stato, come avviene ad esempio a Sandovelia, bensì è affidato alla scelta dei singoli, e può quindi variare sensibilmente da cavaliere a cavaliere.
Le armi generalmente più amate dai Fhegòlnori sono l'ascia, la daga, l'arco o la lancia, e per realizzarle possono contare su ottimi fabbri, che tuttavia utilizzano poco il robusto acciaio, ancora poco diffuso nelle regioni settentrionali del Gaimat.

Del cavaliere Seldaquetel si racconta da pag. 320 a pag. 352 del romanzo "Le memorie di Helewen".




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