Il videogame "Eselmir e i cinque doni magici" (Stelex Software) si riconferma come un progetto che punterà molto sulla qualità artistica, intesa come arte a tutto tondo. Non soltanto potrà contare su un impianto narrativo romanzesco e un comparto grafico dalla forte personalità, così come su una colonna sonora particolarmente ricercata, ma potrà anche beneficiare di alcune voci d'eccezione per quanto riguarda il doppiaggio delle cutscenes. Oltre al menestrello per eccellenza, Angelo Branduardi, che presterà la sua voce a re Helewen (vedi nostro articolo del 10 maggio 2017); avremo il piacere di ascoltare - per la prima volta nel mondo dei videogame - la nota attrice italiana Gea Lionello, nel doppiaggio di Monusadah, la Dea del tempo (che vediamo, qui sotto, in un inedito artwork di Sebastiano B. Brocchi).
Presenza divina che si rivelerà decisamente provvidenziale nello svolgimento dell'intreccio, possiamo dire che Monusadah sia l'elemento scatenante dell'intera vicenda: è lei, infatti, a conferire al protagonista, Eselmir, la missione di ritrovare i cinque doni magici di re Theoson. Anche nel resto dell'avventura il legame tra il sacerdote e la Dea richiamerà per certi aspetti alcuni celebri precedenti letterari, primo fra tutti quello tra Atena e l'ingegnoso Odisseo nel celebre poema omerico.
Gea Lionello (Roma, 27 marzo 1967) è un'attrice italiana, figlia dell'attore Alberto Lionello. Dopo aver studiato per un anno presso la scuola di recitazione La scaletta, fondata e diretta da Giovanni B. Diotiaiuti, debutta in teatro nel 1984 ne La governante, regia di Luigi Squarzina. Successivamente al lavoro teatrale alterna quello televisivo, cinematografico e, anche, radiofonico. Dal 2004 è tra i protagonisti, con il ruolo di Claudia Morandi, della serie televisiva di Canale 5 "R.I.S. - Delitti imperfetti". Nel 2009 è tra i protagonisti, con il ruolo del commissario Fabiana Cortesi, della serie "Il bene e il male", trasmessa su Rai 1. Al cinema interpreta diversi ruoli, tra cui quello di Elena in "Manuale d'amore - Capitoli successivi" (2006) di G. Veronesi; così come a teatro, dove recentemente ha dato ennesima prova del suo talento con la pièce "Un'ora di tranquillità" (2015-2016) di F. Zeller.