mercoledì 13 maggio 2015

Aewa Dhulfi, il regno dei mille lupi



Situata nelle propaggini più settentrionali del vasto Impero Sandoveliano, Aewa Dhulfi è un'importante città degli Arion. 
L'architettura cittadina è piuttosto austera, con edifici bianchi e tetti a piode di pietra grigia. Il borgo, affacciato sul nebbioso Chirehènevi (Lago dalle verdi acque), è incastonato tra promontori e speroni rocciosi ricchi di boschi, il più alto dei quali è battezzato Monte Lupo in ragione della sua somiglianza al muso di questo animale.

Lo stesso animale ha dato il nome alla città, che significa appunto "Mille Lupi", in ricordo di un branco magico di animali fatati, capeggiati da una lupa bianca e un lupo nero, posti al comando della regione nella lontana Seconda Era. Figli di Mahii, il Dio della giustizia, i due grandi capi branco (che divennero emblema del regno figurando sul vessillo cittadino) furono guardiani implacabili del diritto e della legge per molti secoli. La lupa bianca era chiamata Scorta degli Onesti, perché ovunque andasse si batteva per proteggere chi agiva secondo la legge, e anche in epoche successive rimase un'importante figura devozionale invocata da quanti mettevano a rischio la propria vita per testimoniare in tribunale. Il lupo nero era detto Persecutore dei Rei, giacché temuto in tutta la regione come inseguitore e divoratore di chi infrangeva il codice di leggi del regno.

Un'eco di questo passato magico avvolto dalle nebbie del tempo si ritrova nella consuetudine dei sovrani di Aewa Dhulfi di rispettare pedissequamente la pubblica morale e intervenire - spesso anche in questioni internazionali - per riportare sulla retta via quei regnanti o Paesi che si siano dimostrati irrispettosi di patti, codici e giuramenti. Da quando il regno di Aewa Dhulfi fu annesso all'Impero di Sandovelia, è consuetudine consolidata che i più grandi giudici imperiali provengano proprio da questa influente città nordica. 


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