"Dal punto in cui erano, potevano ancora scorgere le sagome lontane delle torri di Kaur, ad Occidente..." ("Le memorie di Helewen").
La prospera città di Kaur, situata sul lato occidentale del grande golfo sorvegliato a est da Nothron Bin e a nord da Eh Ravendhè, vanta un'architettura del tutto peculiare che ne fa un esempio di indipendenza dai canoni stilistici generalmente adottati dal popolo dei Duharion. Rilevante è lo stile delle torri, edificate in gran numero dalle famiglie patrizie per rivaleggiare in potenza e prestigio. A differenza che altrove, dove le torri sono, in genere, sormontate da guglie o cupole, a Kaur esse sono invece "tronche", con tetti piatti. Hanno inoltre una pianta dalle geometrie complesse, che determinano la forma molto sfaccettata degli edifici. Lo stesso vale per le larghe mura di cinta della città, anch'esse a pianta irregolare: in questo modo sono minimizzate le superfici parietali che si offrono alle macchine d'assedio nemiche, e anche le truppe di fanteria degli assalitori sono costrette a dividere le fila per tentare la presa di singole porzioni di mura.
Non si sa con esattezza a cosa si ispiri la geometria della pianta delle torri, si dice ad antichi amuleti protettivi appartenenti alle famiglie nobili di Kaur. Ad ogni modo, chi potesse (come gli Dei) vedere la città dall'alto, potrebbe ammirare uno spettacolo davvero singolare, fatto di edifici tagliati in forma di croci, stelle e poligoni, in un complesso e intricato mosaico...
Gli edifici sono quasi tutti realizzati in arenaria dai toni gialli, beige o rosati, privi di intonaci o smalti: le facciate non dipinte conferiscono a Kaur l'aspetto e i colori della roccia grezza, rendendo la città un prolungamento ideale delle rupi circostanti.
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