lunedì 29 aprile 2019

Recensione della saga su "Books on the road"



Riportiamo qui la recensione della saga curata da Simona Mastrangeli per "Books on the road":

Stiamo parlando di tre libri veramente spettacolari. Se cercate un Epic fantasy che si rispetti vi consiglio di perdervi in questo mondo per ore ed ore. Già, perché vi prenderà un po’ di tempo!Ricchi nei dettagli, particolareggiati con la minuzia di uno sceneggiatore, sono i libri ideali per gli amanti del genere.Andiamo a scoprire insieme il perché!

1. IL MONDO

L’autore crea un mondo originale che affianca a quello più classico della tradizione tolkeniana *seppur anch’esso rivisitato*.

Troviamo popoli nuovi come i Fhegòlnori, i popoli del Sottosuolo e dei Draconieri. Ogni popolo ha storie e tradizioni da scoprire, che vengono fuori nel corso degli episodi in cui è suddiviso il libro.
2. LA STRUTTURA
Il primo romanzo è diviso in nove parti, a loro volta suddivise in più capitoli brevi, che permettono più pause al lettore (fattore positivo essendo questo un Fantasy piuttosto impegnativo).

In ciascuno si affronta un racconto della storia dei Pirin che Helewen tramanda a Domenir.

VOLUME PRIMO: LE MEMORIE DI HELEWEN
Inizia con il viaggio in barca del giovane scriba Nhalfòrdon-Domenir, che vuole trascrivere le memorie di re Helewen. È il punto di vista dello stesso Helewen, a guidarci nel reame dei Pirin, spiegando al lettore simboli divini, creature, oggetti magici, e popoli.

Se vogliamo possiamo comparare questo libro a un testo mistico-filosofico in cui lo scopo della lettura non è tanto la storia in sé, quanto ciò che questa vuole trasmettere.

VOLUME SECONDO: HAIRAM REGINA

Si snoda attorno al passato di Helewen, le vicissitudini che hanno contraddistinto la sua giovinezza. È più scorrevole del primo libro, più veloce e dinamico, con quel pizzico di avventura che è in grado di far empatizzare con il personaggio.

VOLUME TERZO: LE GESTA DI NHALBAR

Riporta la narrazione al “presente”, svelando gli enigmi del secondo libro e portando la saga alla sua conclusione. Non posso svelare oltre, ma è il libro che più degli altri mi ha appassionato.

In conclusione reputo questa trilogia un percorso spirituale, una linea tra passato e presente dalle sfumature mistiche. Un tratto distintivo è lo stile barocco, che bene si intreccia con l’epicità della saga, ma che al contempo può penalizzarlo e far rinunciare i meno coraggiosi.

La lettura è un’esperienza a 360 gradi, che consente al lettore di immergersi completamente in questo mondo così diverso e magico.

Assolutamente consigliato, anche grazie alla cura con cui è stato stampato il libro!

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