Tra le culture Sandarion che popolano i territori nordorientali del continente, una delle più rilevanti è quella stanziata a Oeworl, sulle pescose rive del lungo fiordo Jum-teu-Sandoandhy (Strada verso il Grande Freddo), anche noto dai locali come Minèh Hèrodi (il Piccolo Mare).
A differenza dei Giganti di Tinevan, grandi costruttori che hanno edificato la loro città dalle mura megalitiche tra le steppe, le genti di Oeworl hanno optato per una diversa strategia urbanistica, basata sullo scavo di canyon artificiali tra i promontori dalle pareti a strapiombo lambiti dal fiordo. È probabile che questa tipologia costruttiva sia stata suggerita ai Sandarion dalla volontà di convertire in centro urbano una più antica cava, e in seguito adottata per estendere la città con nuove diramazioni. Gli scavi sono stati effettuati perlopiù grazie all'impiego di possenti picconi in pietra lavica che solo i Giganti sono in grado di maneggiare dato il peso colossale sia delle punte che dei manici (ricavati in genere dai tronchi di giovani alberi).
Alcuni edifici, tuttavia, come la grande arena dei combattenti che dà il nome al regno, emergono dalla terra. Si ritiene infatti che si tratti di monumenti preesistenti allo scavo dei canyon, la cui erezione si deve probabilmente alla cultura di Tinevan primitiva o ad altre tribù di Giganti sopraggiunte dalle terre selvagge in tempi remoti.
A differenza dei Giganti di Tinevan, grandi costruttori che hanno edificato la loro città dalle mura megalitiche tra le steppe, le genti di Oeworl hanno optato per una diversa strategia urbanistica, basata sullo scavo di canyon artificiali tra i promontori dalle pareti a strapiombo lambiti dal fiordo. È probabile che questa tipologia costruttiva sia stata suggerita ai Sandarion dalla volontà di convertire in centro urbano una più antica cava, e in seguito adottata per estendere la città con nuove diramazioni. Gli scavi sono stati effettuati perlopiù grazie all'impiego di possenti picconi in pietra lavica che solo i Giganti sono in grado di maneggiare dato il peso colossale sia delle punte che dei manici (ricavati in genere dai tronchi di giovani alberi).
Alcuni edifici, tuttavia, come la grande arena dei combattenti che dà il nome al regno, emergono dalla terra. Si ritiene infatti che si tratti di monumenti preesistenti allo scavo dei canyon, la cui erezione si deve probabilmente alla cultura di Tinevan primitiva o ad altre tribù di Giganti sopraggiunte dalle terre selvagge in tempi remoti.
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