Esistono numerose tipologie stilistiche e costruttive nella fabbricazione delle spade presso le diverse culture di Gaimat. A titolo illustrativo, abbiamo qui raccolto una gamma di undici armi provenienti da altrettante città del continente.
Da sinistra a destra:
- Le spade forgiate a Lothriel sono tra le più precise e affilate. Si tratta generalmente di lunghe scimitarre o falcioni dalle linee eleganti, il più delle volte a tagliente singolo, rivestite interamente d'oro giallo e oro bianco. Sono impreziosite da decorazioni stilizzate d'ispirazione floreale.
- Nella valle di Pegmenjaba sono diffuse spade leggere a forma di falcetto, con impugnatura in radica, guardia dorata e lama a doppio filo in acciaio o (per le armi più pregiate) in giada.
- I Giganti Sandarion non dispongono di spade vere e proprie, ma alcune delle loro armi ne ricordano la tipologia nella forma e l'utilizzo, come quest'arma fabbricata da un guerriero di Tinevan. In questo caso, si tratta di elementi in osso affilato, incastonati in una struttura di legno, con manica rivestita di strisce di cuoio colorato. In alternativa all'osso, è molto diffuso presso i Sandarion l'utilizzo dell'ossidiana.
- I popoli del deserto del Sud (come le Amazzoni e i Noghardroi) si sono specializzati nella forgiatura di sciabole, molto maneggevoli per la cavalleria. Le lame, la cui forma richiama il crescente lunare, sono quasi sempre in ferro ma non mancano quelle in bronzo.
- Sebbene possa apparire paradossale, uno dei materiali più pregiati nell'impero sotterraneo di Hagardtyh è il legno, vista la sua rarità. Mentre metalli preziosi e gemme vi si trovano in abbondanza, il legno è tenuto in massimo conto e pagato a caro prezzo. Tratto da alcune delle rare specie arboree in grado di crescere nell'oscurità delle grotte, o dalle radici delle foreste superficiali che si propagano nel sottosuolo, o ancora dai tronchi che vi finiscono portati dalle piogge. Per questo motivo, molte armi, ad Hagardtyh, sono realizzate proprio in legno. Le spade, come quella dell'immagine, hanno l'aspetto di remi intagliati. Robuste e pesanti, non sono concepite tanto per tagliare quanto per colpire e spezzare.
- Gli Gnomi Edimukku ritengono la metallurgia una pratica quasi sacra. I loro manufatti di rame sono oggetti unici e irripetibili, tanto che nei loro territori risulta praticamente impossibile trovare due spade identiche. Le loro fonti d'ispirazione per le lame sono, il più delle volte, le fiamme, le ali dei pipistrelli, gli alberi secchi. Un'altra abitudine degli Gnomi è quella di rivestire i manici in pelliccia. Le spade degli Edimukku sono piuttosto minute, più vicine a dei pugnali che a delle vere e proprie spade, in proporzione alle dimensioni dei piccoli guerrieri dalle orecchie a punta...
- I fabbri di On-Ifar sono specializzati nella forgiatura di grandi flamberghe a due mani e spade da lato; dalla guardia molto raffinata ed elaborata (spesso decorata con sculture di fagiani, gatti o grifoni d'argento). Il peso e le dimensioni di queste armi condiziona anche lo stile di combattimento, piuttosto lento e solenne, dei guerrieri Onifaroi.
- Le spade dei Fhegòlnori (come questo gladio, proveniente dalla città di Dratmason) hanno forme, colori e materiali piuttosto variabili. I manici sono realizzati, generalmente, in legni pregiati, ma la vera abilità degli Uomini del Nord risiede sicuramente nell'intarsio delle lame con motivi ornamentali. Anche i pomoli sono generalmente modellati con particolari fogge naturalistiche, vegetali (pigne, ghiande, carciofi, bacche...) o animali della taiga.
- Le spade degli Uomini dell'Ovest (come quella nell'immagine, appartenente ad un soldato sandoveliano) sono dritte e affusolate, realizzate in ferro o acciaio e quasi sempre con elsa cruciforme. Le lame, a doppio filo, sono solo raramente decorate con incisioni, mentre è possibile che il metallo venga tinto con i colori del regno d'appartenenza. Un maggiore estro creativo viene consacrato alle decorazioni dell'elsa. Nelle spade dei nobili patrizi è possibile trovare else particolarmente preziose realizzate da gioiellieri, con bassorilievi in oro o argento e incastonatura di gemme.
- I Duharion sono una civiltà molto estesa e perciò piuttosto diversificata negli usi e costumi, che possono variare anche sensibilmente da città a città. Le spade forgiate nelle terre centrali continente (Duhjum, Folklord...) sono accomunate da una grande sobrietà e pragmatismo, che rispecchia appieno la natura di questi popoli. La qualità è sicuramente sacrificata in favore della quantità: le armerie di questi regni sono infatti le più produttive. I fabbri optano per materiali poco pregiati e limitano al minimo le decorazioni. Una maggiore raffinatezza si può riscontrare spostandosi verso oriente dove, le grandi città di frontiera, tendono a impreziosire i loro armamenti per accentuare la loro superiorità sui Barbari delle terre selvagge.
- I Nani Gottilsi sono fabbri eccezionali, abilissimi nella lavorazione di ogni metallo e nella formazione di particolari leghe. Le loro armi sono ritenute tra le più robuste e meglio assemblate, essendo perciò anche tra le più durature. Le tipologie di spada sono piuttosto variabili, ma la più diffusa è sicuramente la daga, dalla lama corta e larga, a doppio filo. Mentre i Nani di Mason Gottbin tendono a produrre armi più geometriche e lineari (come la daga nell'immagine), quelli di Melim Hè preferiscono linee più curve. La daga delle guardie cittadine di Melim Hè si può considerare, infatti, un incrocio tra il gladio e la sciabola.
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