I vasti territori occupati dal popolo dei Sandarion sono poco fertili e perciò ostili all'agricoltura. Costituiti in gran parte da steppe, tundra e foreste di conifere, sono un immenso terreno di caccia e una ricca distesa di pascoli. Vi si incontrano numerose mandrie di bovini (in particolare buoi e bisonti), sia selvatici che allevati dai Sandarion; ma anche un gran numero di cervi, renne e alci, tutte prede molto ambite dalla popolazione locale sia per le carni che per le pelli e i trofei. L'artigianato, non particolarmente raffinato, si fonda soprattutto sulla lavorazione del legno (mobili, carpenteria per l'edilizia, macchine d'assedio), del ferro, del bronzo e del cuoio. Una nota di colore è data dalla predilezione dei Giganti per le tinte vivaci, che li ha spinti ad elaborare molti tipi di tinture esportate in quasi tutto il continente. Fra le più impiegate, l'arancio, il rosso scuro, il viola e il giallo. L'utilizzo delle tinture anche nella produzione di calce e altri materiali di costruzione conferisce alle abitazioni dei Sandarion il tipico stile variopinto, che contrasta con i colori spenti delle mura megalitiche e del paesaggio nordico. Un altro campo artigianale piuttosto sviluppato è la lavorazione della terracotta, destinata ad esempio alla creazione di capienti giare.
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