Fin dagli inizi della progettazione di questo videogioco ci era chiaro che avremmo voluto riprendere ed enfatizzare l'aspetto epico e spettacolare dei paesaggi della saga. Le ambientazioni rispetteranno fedelmente quelle narrate nel romanzo e permetteranno un'immersione ancor più intensa, questo grazie ai disegni a mano fatti dall’autore della saga che rispecchiano lo stile delle illustrazioni contenute nel romanzo. Uno stile particolare e dal forte carattere. A ogni schermata, la sensazione sarà quella di addentrarsi in un "dipinto in movimento" dalle atmosfere spiccatamente fantasy e suggestive, con panorami mozzafiato, edifici fiabeschi e una natura lussureggiante. Tutto curato per rispecchiare la natura dei popoli e delle varie regioni del mondo di gioco.
L'artwork che Sebastiano Brocchi commenterà per voi oggi è una veduta di Ektabanghal, l'imponente portale scavato tra le montagne che cingono il regno di Lothriel.
"Destinato ad una ripresa panoramica a scorrimento verticale, è stato realizzato a partire da tre disegni sovrapposti. Gli schizzi, disegnati a penna, sono stati scansionati e in seguito uniti, al computer, in una veduta unica. Ho quindi proceduto alla colorazione con Photoshop con la tecnica utilizzata anche per tutti gli altri artwork del videogame, procedendo in vari passaggi per ottenere livelli di colore stratificati ed effetti luce sempre più corposi. Il paesaggio è stato ispirato al Tibet e alla pittura giapponese con i suoi scorci montani che sembrano "emergere" dalle nuvole, per le architetture ho invece guardato alla Russia (in particolare alla cattedrale del Cremlino, edificio che in generale ha molto influenzato la visione dello stile architettonico dei Pirin) e alle forme orientali delle moschee e dei minareti, come quella di Ashgabat..."
L'artwork che Sebastiano Brocchi commenterà per voi oggi è una veduta di Ektabanghal, l'imponente portale scavato tra le montagne che cingono il regno di Lothriel.
"Destinato ad una ripresa panoramica a scorrimento verticale, è stato realizzato a partire da tre disegni sovrapposti. Gli schizzi, disegnati a penna, sono stati scansionati e in seguito uniti, al computer, in una veduta unica. Ho quindi proceduto alla colorazione con Photoshop con la tecnica utilizzata anche per tutti gli altri artwork del videogame, procedendo in vari passaggi per ottenere livelli di colore stratificati ed effetti luce sempre più corposi. Il paesaggio è stato ispirato al Tibet e alla pittura giapponese con i suoi scorci montani che sembrano "emergere" dalle nuvole, per le architetture ho invece guardato alla Russia (in particolare alla cattedrale del Cremlino, edificio che in generale ha molto influenzato la visione dello stile architettonico dei Pirin) e alle forme orientali delle moschee e dei minareti, come quella di Ashgabat..."
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