"Io sono il pronipote per via materna dell’Elfo che ha forgiato quel talismano"
L'Elfo apprendista del mago di Hagardtyh dimostra una consuetudine piuttosto radicata presso i maghi di Gaimat, che è quella di partire e viaggiare anche per lunghe distanze prima di trovare il maestro in grado di insegnar loro la fur (conoscenza degli incantesimi). Così capita non di rado di vedere maestri e apprendisti appartenenti a stirpi diverse. Un daja (mago, druido, sciamano), in genere, riconosce il suo futuro protetto in base a segni e presagi, oppure per mezzo di sogni premonitori. Nel caso in cui il maestro non sia ancora convinto, chiederà agli Dei di inviargli altri segni, prima di prendere la decisione di accogliere il suo nuovo adepto e trasmettergli la sua conoscenza dei poteri sciamanici. Ma se è vero che non sempre l'apprendista si dimostra degno del suo mentore, succede talvolta il contrario, come nel caso del nostro Elfo, che per poco non rischiò la vita a causa dell'incauto maestro...
Della sua storia, si narra da pag. 74 a pag. 75 del romanzo "Le memorie di Helewen".
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